Parto col Folle - La Recensione

Peter Highman (Robert Downey Jr.) è un architetto prossimo alla paternità. Ad Atlanta per lavoro e a cinque giorni dalla nascita del suo primo figlio, deve tornare presto a Los Angeles per assistere la moglie durante il parto cesareo. Ma un enorme malinteso in aeroporto lo costringerà ad affrontare il viaggio Atlanta-Los Angeles in macchina, insieme all’aspirante attore Ethan Tremblay (Zach Galifianakis): immaturo pazzoide e complice della sua disgrazia.

Per analizzare “Parto col Folle”, la commedia americana che segna il ritorno sul grande schermo del regista statunitense Todd Phillips, è quasi obbligatorio prendere in esame anche l’altra sua pellicola, quella che nel 2009 gli regalò un grandissimo successo: “Una Notte da Leoni”. Questo perché ci sono molte affinità che legano “Parto col Folle” e “Una Notte da Leoni”, a iniziare da quella più marginale che vede ancora una volta la presenza di Zach Galifianakis, attore che in quella pellicola, con il suo incredibile personaggio, aveva sorpreso tutti positivamente.

Le analogie più rilevanti tra i due film le troviamo nella storia. Ancora una volta, infatti, ci troviamo all’interno di un viaggio “on the road” intorno all’America, ancora una volta questo viaggio regalerà momenti assurdi ed esilaranti, e ancora una volta sarà un viaggio contro il tempo.

A prendere le redini della storia un Robert Downey Jr. in versione più contenuta del solito. Il suo Peter Highman infatti è una persona perfettina, puntigliosa e sempre composta, completamente differente dai personaggi più recenti da lui interpretati, come il Tony Stark di “Iron Man” o lo “Sherlock Holmes” di Guy Ritchie . E anche se il duro compito di far ridere lo spettatore non tocca direttamente a lui ma al suo compagno di viaggio, lo stesso lui non rinuncia a divertire e a divertirsi regalandoci anche qualche battutina “nascosta”. Come quella in aeroporto alla guardia del metal detector dove afferma che nella sua vita non ha mai fatto uso di droghe. Frase che non ha niente di divertente a meno a dirla non sia un attore noto per i suoi grandi problemi con la droga. Ma questa non è l’unica perla di Robert nel film. Ce ne sono almeno un altro paio che non svelo perché rendono meglio se gustate dal vivo.

Come accennavo sopra, il ruolo più divertente del film è di Zach Galifianakis, più noto come “quello che ha fatto Una Notte da Leoni”. E sinceramente sembra proprio di vederlo in uno spin-off di quel film. Il suo personaggio in “Parto col Folle” non si discosta moltissimo da quello che lo ha reso celebre, per questo funziona più o meno allo stesso modo. Ancora una volta è il solito ingenuotto, alle prese con la droga (ma stavolta ha una giustificazione!), sempre accompagnato dal suo fedele cagnolino Sonny e con il sogno di entrare a far parte della serie tv “Due Uomini e Mezzo”. Ma quello che più importa è che anche stavolta riesce ad offrire alcune scene davvero memorabili e allucinanti. Una su tutte di notte, in macchina con il suo cane a spese del povero Peter.

Ad arricchire il cast alcune partecipazione di alto livello, come quella di Jamie Foxx nei panni del migliore amico di Peter, e quella di Juliette Lewis nei panni di un' improbabile spacciatrice di Marijuana. Sarebbe da aggiungere alla lista anche Michelle Monaghan, la quale interpreta la moglie incinta di Peter, ma il suo ruolo seppur piccolo è comunque più grande di un cameo.

Insomma, sembra che Todd Phillips stavolta abbia deciso di non rischiare troppo usando una struttura già collaudata simile a quella che gli aveva portato fortuna già una volta e che sicuramente lo farà di nuovo. Perché anche se “Parto col Folle” non ha la stessa quantità di follia che aveva “Una Notte da Leoni”, riesce comunque a strappare momenti di altissima comicità e grosse risate dosandoli anche a piccoli momenti di malinconia. Un buonissimo lavoro, che non soddisfa pienamente le (grandi) aspettative del sottoscritto ma non lascia per niente scontenti, anzi...

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